Cous cous a Roma
Il migliore cous cous a Roma lo trovate solamente da Cellini Pasta. In questi giorni potete trovare questa specialità nel nostro laboratorio in una variante perfetta per queste giornate sempre più calde: cous cous con pesto di rucola, gamberetti e zucchine. Cosa aspettate? Siamo in Via C.T. Odescalchi, 39 a Roma, in zona Eur.

Storia del cous cous
Cous cous a Roma
Il cous cous è ormai un piatto noto, diffuso e mangiato in tutto il mondo, ma le sue origini sono ancora piuttosto incerte. Secondo alcuni infatti, questa specialità è nata in Cina, mentre altri sono fermi nell’idea che la sua origine sia da ritrovare nell’Africa dell’est. Generalmente, l’opzione più condivisa è quella che indica il Nord Africa come zona centrale, anche perché la popolarità del piatto in quelle aree e nel Marocco è ancora ampissima. Questa ipotesi è stata poi confermata anche dalle scoperte archeologiche risalenti al nono secolo, che ha portato alla luce degli utensili da cucina per preparare il couscous.
Nell’undicesimo secolo, la conquista arabo-islamica ha contribuito alla diffusione del piatto in tutta la regione nordafricana. La crescita economica e lo sviluppo della produzione di grano ne hanno accelerato l’espansione.

Successivamente il cous cous fu portato in Spagna, nella regione meridionale dell’Andalusia, e lungo il perimetro del Mediterraneo. Vi sono inoltre testimonianze della sua presenza anche in Provenza grazie a uno scritto del XVI secolo di Francois Revelais in cui si parla e si fanno apprezzamenti sul Coscoton a la Moresque.
Il cous cous giunse fino in Sud America, attraverso le colonie portoghesi emigrate dal Marocco. La diffusione è si è accentuata durante il XX grazie alle ondate migratorie dal Nord Africa verso l’Europa, soprattutto in Francia, diventando velocemente uno dei piatti preferiti dai francesi.
Oggi il couscous è l’ambasciatore culinario del Nord Africa ed è un emblema dell’arte culinaria marocchina.
Le origini del cous cous in Italia
Cous cous a Roma
Come abbiamo visto, il cous cous si è diffuso in maniera rapida e capillare anche in Europa grazie soprattutto alle rotte dei mercanti di spezie e stoffe durante i primi decenni del Settecento.
In Italia la sua comparsa risale all’Ottocento, quando i lavoratori delle zone di Trapani tra San Vito del Capo e Mazara del Vallo iniziarono a recarsi nelle coste tunisine. In questo modo sono venuti a contatto con quella cultura e tradizione e ne hanno preso alcuni tratti, tra cui quelli culinari.

Trapani quindi è diventata ben presto la culla del cous cous siciliano, ottenuto dalla semola di grano duro macinata, setacciata e lavorata con le mani in modo da ottenere granelli minuscoli. Si procede quindi con la cottura a vapore in una speciale pentola di terracotta smaltata e successivamente condito in un brodo di zuppa di pesce.
Le varianti oggi sono molteplici, ma la cottura rimane quella tradizionale: a vapore, in una casseruola apposita che può contenere uno stufato oppure del brodo di carne con diverse verdure.
Cous cous a Roma
Contatti
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